Dopo 34 anni è ritornato a Venezia il Congresso del Vespa Club d’Italia nella sua 69° edizione, un Congresso per certi versi innovativo e scorrevole ma anche con un risvolto altamente storico che dimostra come rivalutando il passato si rafforza e si unisce anche il presente ed il futuro.
Una introduzione al congresso 2018 si è avuta già nella giornata del sabato al Lido di Venezia, dove si è tenuto il primo convegno pre congresso, dedicato a due temi che sono stati oggetto di discussione da parte di soci e vespisti provenienti da tutte le parti d’Italia.
Il primo tema, quello delle convenzioni con gli Enti di promozione sportiva che regolano le coperture assicurative delle nostre manifestazioni, è stato affrontato per primo, presentato, spiegato e discusso ed ha avuto una buona partecipazione.
Il secondo tema verteva sulla questione posta nei mesi scorsi da un centinaio di Club: se tenere il nuovo logo del Vespa Club d’Italia come da indicazioni del Vespa World Club o se tornare al vecchio logo del 1955. Molti sono stati gli interventi accorati da parte dei sostenitori del cambiamento, i rappresentanti del Vespa World Club, il Presidente Martin Stift ed il Segretario Marco Manzoli si sono schierati a favore del nuovo logo adducendo alla difesa del marchio ed alla uniformità a livello internazionale del logo del movimento. Nessun obbligo o coercizione, ha comunque ribadito il Presidente Martin, da parte del Vespa World Club, nel caso l’assemblea avesse deciso di tornare al vecchio logo storico.
La domenica mattina, nella spettacolare sala della Scuola Grande San Giovanni Evangelista sono iniziati alle 10,00 in punto i lavori del Congresso con le relazioni del Presidente, del Segretario, del Direttore Turistico, del Direttore Sportivo, del Direttore Storico e del Tesoriere che ha esposto sia il bilancio consuntivo 2017 che quello preventivo per il 2018.
Fatte votare dal Presidente dell’Assemblea Gianluca Zandonà, le relazioni, sono state tutte approvate a larghissima maggioranza con qualche voto contrario o astenuto che hanno giustamente fatto emergere i pareri discordanti di qualche socio nei confronti di qualche settore o forse anche solo pareri discordanti nei confronti degli incaricato degli stessi.
Messa in votazione, la questione logo è stata risolta dall’Assemblea con una larga maggioranza a favore del ripristino del logo storico, e a questo punto molte persone che si erano prenotate ad intervenire sull’argomento hanno ritenuto di non doverlo più fare, avendo ormai ottenuto lo scopo prefisso.
Altri interventi sono stati effettuati da soci o rappresentanti di essi su vari temi riguardanti la conduzione dell’Associazione, il Presidente Leardi ed i responsabili dei settori chiamati in causa hanno poi risposto alle domande ed alle considerazioni chiarendo ed approfondendo quanto richiesto.
Un grande momento di raccoglimento al ricordo degli amici vespisti scomparsi nella stagione scorsa ed una ovazione per i riconoscimenti assegnati ai tre grandi piloti del passato presenti, i veneti Antonio Zin e Gianfranco Montaldi ed inoltre al ligure Giorgio Goffi Campione Italiano di regolarità nel 1968 e nel 1974. Riconoscimento anche a Francesco Foti e Francesco Pratticò del Vespa Club Villa San Giovanni per il progetto Vespa sull’Onda, la traversata dello stretto di Messina con una imbarcazione mossa da una Vespa, mentre un filmato sull’impresa veniva proiettato nella sala.
Riconoscimento anche a Luca Natalini per l’attiva collaborazione alla realizzazione del filmato e della colonna sonora relativa, che hanno aperto e chiuso in questa occasione la riunione dei Vespa Club italiani.
Alle 13,25 si chiudono ufficialmente i lavori del 69° Congresso Nazionale del Vespa Club d’Italia, i bilanci dell’associazione e tutte le attività sono state approvate con grande maggioranza, il ritorno al logo originario è simbolo di attaccamento ai veri valori ed alla passione. Possiamo affermare senza ombra di dubbio che il Vespa Club d’Italia gode di una ottima salute e che è compito degli attuali dirigenti e dei soci cercare di tramandare questi valori alle nuove generazioni per far si che questo mito della Vespa duri ancora molto nel tempo e possibilmente non si esaurisca mai.
Un ringraziamento da parte del Consiglio Direttivo va a quei Club che hanno collaborato alla logistica per la realizzazione dell’impegnativo Congresso, in primis il Vespa Club Venezia con Marco Benini principale organizzatore, ed inoltre il Vespa Club Cavarzere, il Vespa Club Jesolo, il Vespa Club Mirano, il Vespa Club Portogruaro, Il Vespa Club San Donà di Piave ed il Vespa Club Vespe del Bosco.
Concluso quindi questo Congresso, il Vespa Club d’Italia entra nel suo settantesimo anno di attività, un traguardo veramente invidiabile che si concluderà come tradizione con il Congresso di Viareggio nel 2019, sede del primo e di tutti i congressi dei decennali.
2018-03-26