Benché la zona a nord di Verona dove è posizionata la cittadina di Pescantina sia realmente la terra delle pesche per la presenza di molte coltivazioni di questo frutto, il nome del comune non deriva da essa, richiama invece la figura di una pescatrice presente nello stemma, appunto, colei che pesca. La piazza proprio sull’Adige dove si è svolta la partenza della undicesima prova del Campionato Italiano Rievocazioni Storiche era la vecchia piazza del mercato dove arrivavano via acqua le barche con le relative merci, sia dal nord e quindi dal vicino Trentino, che dal sud e quindi da Rovigo e Venezia. Nella stessa piazza si costruivano anche alcune di queste barche dette “burchio”, che per la chiglia ridotta erano adatte alla navigazione sul fiume.
Queste informazioni caratteristiche le abbiamo imparate attendendo la premiazione della manifestazione dal Presidente Riki Milani, che una dozzina di anni fa ha fondato il Vespa Club Pescantina e domenica 24 luglio ha curato, assieme a Stefano Tubini, l’organizzazione di questa prova di Regolarità.
La mattina presto, prima della partenza prevista per le 8,30, la relativamente poca acqua del fiume Adige portava un po’ di fresco ai già accaldati piloti ma verso mezzogiorno, quando tutto è finito e si attendevano le premiazioni ognuno cercava a modo suo un pezzettino d’ombra per mettere al coperto dal sole almeno la testa se non tutto il corpo in quanto il caldo era veramente troppo.
Per fortuna che l’ombra c’era e che dopo la partenza il bellissimo e ottimamente segnato percorso predisposto aveva portato in quota sulle alture della Valpolicella i partecipanti, permettendo loro di respirare aria fresca con le vedute sul lago di Garda, su tutta la pianura veneta, sui Lessini, sul Baldo, eccetera: un percorso, insomma, che ha fatto piacere a tutti e dove ai timbri si sono anche potuti assaggiare i prodotti locali.
Come sempre abbiamo detto, le migliori manifestazioni, logisticamente parlando, sono quelle organizzate da gente che partecipa normalmente alle manifestazioni: questo permette di avere presenti e valutare meglio le esigenze dei piloti che in fin dei conti sono gli attori principali delle manifestazioni sportive e quindi sono quelli che più hanno diritto ad essere accontentati. Alle volte si assiste ad organizzazioni che danno la precedenza alle proprie esigenze e non a quelle dei piloti, in questo caso non è stato decisamente così: partenza all’ora giusta, termine all’ora giusta pur proponendo un ottimo giro di 60 km, pranzo per chi voleva e premiazioni finite entro le 14 per poter rientrare a casa prima del bollino nero della domenica pomeriggio.
Per la cronaca dei risultati possiamo dire che vince la classifica Assoluta e la Storico Gabriele Mafezzoni ed anche se le prove sono ancora molte da disputare possiamo dire che si candida decisamente alla vittoria nella classifica finale di categoria.
Dopo la prima manche si classifica al primo posto Giancarlo Giubelli con 9 penalità sui tre passaggi controllati, secondo posto con una sola penalità in più per Roberto Scatola che con la sua umiltà sportiva raccoglie un ottimo risultato, terzo Mafezzoni con 12 poi via via tutti gli altri con i soliti distacchi a scalare che ormai queste manifestazioni propongono quest’anno, primo anno nel quale sono discriminate al centesimo di secondo dopo che negli anni scorsi scorrevamo le classifiche con anche dieci pari merito tutti discriminati dall’età della Vespa o dello stesso pilota.
Nella manche di arrivo la curva, che nella manche di andata era molto agevole per la distanza dalla fotocellula, mette in crisi molti ma soprattutto mette in crisi chi non ricorda o non guarda bene il percorso no-stop dopo l’ultimo passaggio controllato. Si è detto che la prova era al contrario della mattina e quindi logicamente il termine del tratto no-stop era esattamente dove la mattina si partiva, circa una trentina di metri distante. Questa distrazione mette in difficoltà alcuni piloti, e quello che ne fa le spese maggiori è Giancarlo Giubelli che con due passaggi a 9 avrebbe vinto la manifestazione, ma fermandosi prima della fine del no-stop ne aggiunge un centinaio.
Vince quindi l’assoluta, comunque con merito, Gabriele Mafezzoni che totalizza un ottimo 25, unico pilota ad effettuare entrambe le manche sotto le 20 penalità, al secondo posto sale dal dodicesimo posto della prima manche Leonardo Pilati che incredibilmente piazza un 1 nella seconda totalizzando 35, terzo posto per il regolare Simone Ardolfi del Chiari e con un 19 ed un 22 per un complessivo 41. Due pari punteggio con 49 al quarto posto ed al quinto con rispettivamente Glisente Moscardi del Pisogne e Mattia Merlo dell’Ivrea. Da segnalare un altro incredibile “1” nella seconda manche da parte di Claudio Federici ed un “7” di Leonardo Santucci.
Nella categoria Storico dopo Mafezzoni troviamo Mattia Merlo (figlio) e Gian Michele Merlo (padre), nella Faro Basso primo Simone Ardolfi davanti a Glisente Moscardi e Roberto Moretti del Chiari, nella Vintage si impone Giancarlo Giubelli davanti a Giorgio Longo del Montagnana e a Orietta Palazzetti del Canale Monterano. Nelle Squadre primo è il Vespa Club Chiari, secondo il Vespa Club Mantova ed il terzo il Vespa Club Verona.
La prova valeva anche per il Campionato Triveneto: nella Promo si classifica primo Andrea Merlo, secondo Marco Morosin e terzo Michele Verdari tutti del Vespa Club Verona, nella Expert primo è Leonardo Pilati, secondo Mirko Zambaldo del Verona e terzo Salvatore Lazzara del Rovereto, per le squadre primo è il Vespa Club Verona seguito da Rovereto e Merano.
2022-07-25